Barella: 'Cagliari o azzurro, darò sempre tutto'

Il mediano da Coverciano: 'Futuro? Penso alla salvezza della mia squadra'

1553173988417_barella.jpg"Io sono uno che da' tutto, sia quando gioco con il Cagliari che con la Nazionale o con gli amici. Mi impegno sempre al massimo e la responsabilita' la sento sia al Cagliari che in azzurro". A parlare e' Nicolo' Barella, in ritiro con la Nazionale in vista dell'esordio di sabato nelle qualificazioni a Euro2020 contro la Finlandia.

"Probabilmente devo migliorare sia in zona gol che nel temperamento - ha aggiunto - Mi hanno messo addosso l'etichetta del cattivo ma io non mi ci sento. Alle volte faccio dei falli che probabilmente potrei evitare".

"Le voci di mercato mi fanno piacere perche' vuol dire che sto facendo bene ma il mio primo pensiero e' la salvezza del Cagliari. Io il nuovo Nainggolan? E' un bel complimento perche' per me Nainggolan e' uno dei centrocampisti piu' forti della serie A e siamo anche amici, quindi sara' contento anche lui di questo paragone".

"Giocare con Jorginho e Verratti è solo un vantaggio per me: io cerco di fare più il lavoro tra le linee e loro più a impostare, però torno anche indietro perché mi piace svariare per tutto il campo, recuperare palloni. Per me recuperare un pallone in scivolata è come fare un gol".

"In campo - aggiunge Barella - sono uno che dà tutto, sia che giochi col Cagliari, sia che giochi con la Nazionale che con gli amici. In nazionale ci sono giocatori con più esperienza mi danno una mano ed è più facile. A Cagliari sto facendo il trequartista e probabilmente sono maturato tanto nel mio gioco: penso più  a fare la giocata migliore per la squadra e non per me, e per questa maturazione devo ringraziare Maran. Forse devo migliorare dal punto di vista del temperamento perché ho l'etichetta del cattivo, anche se io non me la sento addosso. Do tutto e questo mi porta a fare dei falli che potrei evitare".

Continuando a parlare dei suoi compagni di reparto in azzurro, il giovane talento del Cagliari osserva: "Hanno tutti e due tante qualità: a Jorginho non puoi mai prendergli la palla perché lui vede la giocata in grande anticipo e se ne libera, mentre a Verratti non riesci mai a togliergliela dai piedi perché fa passi troppo veloci e ha una grande intelligenza".

Il discorso poi si sposta sulla partita d'esordio nel girone di qualificazione a Euro 2020. C'è da battere la Finlandia. "Sono una squadra compatta e molto fisica, sono bravi sulle palle inattive e aspetteranno i nostri errori per ripartire. Dovremo stare attenti". A questo appuntamento l'Italia arriva, secondo Barella, con la serenità che ha infuso a tutto il gruppo il ct Roberto Mancini.

"Il mister ci lascia molto tranquilli, ci lascia divertire e giocare a calcio. Fuori dal campo siamo un mix di giovani e più grandi che si trovano bene e vanno tutti d'accordo. Dal punto di vista del gioco, Mancini ci chiede di recuperare palla nella metà campo avversaria e credo che ultimamente siamo riusciti a farlo bene", ha dichiarato Barella.

A chi gli chiede se gli piaccia il paragone con Ninggolan, il centrocampista azzurro risponde: "Mi fa piacere perché è uno dei migliori centrocampisti e poi siamo amici. Siamo diversi come caratteristiche ma tutti e due amiamo recuperare palloni". Infine, rispondendo a chi gli domanda a quale centrocampista si ispira, risponde senza incertezze: "Modric è un campione e da lui vorrei prendere tutto".

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  • pubblicato21.03.2019
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